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Oxentina da Chef Filippo La Mantia

17/04/2019

​​​​​​​Cosa vuol dire DOP? Se si pensa banalmente alla sigla praticamente tutti saprebbero rispondere “denominazione di origine protetta” , tuttavia ancora troppo pochi comprendono a pieno il vero valore che questa dicitura possa avere nella filiera alimentare. DOP è sinonimo di garanzia, di una forma di qualità trasparente che informa il consumatore su tutti gli aspetti che compongono l’alimento (dalla materia prima alla sua trasformazione), in un settore in cui, talvolta, il consumatore è troppo poco informato.
Il marchio comunitario DOP diventa, dunque, il sigillo di garanzia di tutti quei prodotti di qualità che sono nati e sono di conseguenza intimamente legati ad un determinato territorio, e che quindi devono essere interamente realizzati nello stesso. Uno strumento impagabile per tutti i consumatori che trovano nella diversità territoriale e quindi nella tipicità la più alta espressione della gastronomia italiana.
L’imperativo è quindi salvaguardare, ma ancora di più comunicare, questo valore aggiunto. Questa missione diventa ancora più importante quando si parla di Liguria, una terra sicuramente difficile da lavorare ma che ripaga i propri figli con frutti irriproducibili al di fuori dei propri confini. Si potrebbe passare ore a raccontare il territorio, a  parlare di terrazzamenti, di posizione tra mare e montagna, a poetizzare sulla passione che giovani e vecchi mettano per portare avanti arroccati uliveti che spremono il fisico fino all’osso. ​​​​​​​ Se ci si limitasse a raccontare, tuttavia, l’impatto comunicativo sarebbe decisamente ridotto. Portare il consumatore nel territorio, farglielo conoscere, toccare e assaggiare è sicuramente la strategia migliore per farglielo apprezzare. “Uliveti aperti” e “Qualità certificata nell’alta cucina” sono le due iniziative con cui il consorzio di tutela, unitamente alla fondazione Qualivita, stanno perseguendo questo obbiettivo.
La campagna di valorizzazione è partita da Milano, in cui Noi di Olio Boeri, abbiamo avuto l’onore di raccontare e di portare sui tavoli di Chef Filippo La Mantia Oxentina, la più alta espressione dell’oliva Taggiasca, e di vedere come questa sia stata apprezzata da commensali e operatori. “Filippo La Mantia - Oste e cuoco” è uno dei ristoranti più di tendenza di Milano, ma è anche l’esatta descrizione del suo proprietario: una persona che sicuramente sa come far godere il palato e che allo stesso tempo, grazie alla sua sicilianità, è un maestro nell’ intrattenere e nel mettere a proprio agio i suoi ospiti.
#dop #rivieraligure #liguria #taggiasca #olive #extravergine #tipico

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