47 000 ettari di muretti a secco

Il 12 e 13 Maggio a Taggia è andata in scena MediTaggiasca, storica manifestazione dedicata all'Oliva Taggiasca e alla Dieta Mediterranea che quest'anno ha raggiunto la sua decima edizione. 
Tante le iniziative organizzate durante l'evento, tutte diverse tra loro ma con l'obiettivo comune di intrattenere, formare e informare i visitatori.

Tra i convegni organizzati ha trovato spazio anche Alessandro Boeri, che ha avuto modo di parlare di quanto sia importante salvaguardare il territorio Ligure e l'ecosistema che ne deriva. La parola d'ordine è sempre una: Biodiversità!

Il muretto a secco

Quando si mettono insieme le parole "Agricoltura" e "Liguria" non si può non pensare al muretto a secco. Quest’ultimo, essendo l’elemento portante dei terrazzamenti, e quindi delle “fasce”, è l’elemento grazie al quale un territorio collinare ed impossibile da coltivare è stato adattato alle esigenze dell’uomo.
 
Riconosciuto ufficialmente come patrimonio dell’Unesco, per costruirlo sono sufficienti 3 cose: pietre, tanta tecnica e troppa fatica.
Proprio attorno alla fatica ruotano le parole di Alessandro.
 
“Molto spesso quando si è immersi nella bellezza ci si abitua ad esserne circondati e la si inizia a dar per scontato.
 In Liguria ci sono 47'000 ettari di muretti a secco: un ettaro, per darvi un’idea, è l’equivalente di un campo da calcio. Immaginate la superficie di 47000 campi da calcio; ora immaginate dover raggiungere questi campi da calcio, con le pietre, senza macchine e in cima ad una collina.
Non serve essere bravi con l’immaginazione per comprendere l’enorme fatica che i nostri vecchi hanno fatto per costruire un territorio che ha dato, e dà tutt’ora, a Noi giovani la possibilità di coltivare una pianta così preziosa come l’Oliva Taggiasca.
 
Nonostante questo lavoro immenso la Liguria, la quale produce circa lo 0.1% dell’olio nazionale, ha un tasso di abbandono dell’olivicoltura altissimo. Se coltivare è faticoso in ogni parte del mondo, farlo aggrappati ad un terrazzamento e senza macchinari lo è sicuramente di più. La nostra terra chiede molto ma resituisce di più: lo sforzo infatti viene sempre ripagato dal profumo e dalla qualità UNICA di uno degli oli extravergini più pregiati al mondo.
 
Comprate Olio extravergine da chiunque condivida questi valori e da chiunque, quindi, decida di investire nella salvaguardia del territorio. Campagne non coltivate portano a muretti a secco che cadono e che non vengono ricostruiti. Non possiamo permettere che un ecosistema così complesso e ricco di valore vada perso. Il muretto a secco è la base del nostro terroir e quindi il vero valore aggiunto del nostro prodotto.”
 
Comunicare e raccontare sono sempre state e sempre saranno due componenti fondamentali del nostro lavoro. Riuscire a trasmettere i valori aggiunti del nostro territorio, della nostra cultura e, quindi, dei nostri prodotti sta alla base della nostra filosofia aziendale.